Contenimento e possibilità di inserire sanitari senza spostare tubature: è da qui che prende forma Bath-Living. Il sistema nasce per semplificare la progettazione quando le predisposizioni non sono dove servono, permettendo di celare gli impianti e mantenere fronti ordinati. Le semicolonne diventano cerniere tecniche capaci di integrare miscelatore a incasso, scarico a parete e sanitari sospesi anche in posizioni sfavorevoli, mentre colonne e pareti attrezzate costruiscono sequenze verticali che moltiplicano lo spazio utile e danno ritmo alla composizione. In questo quadro, il Totem Apollo concentra il punto d’acqua in un volume compatto, ideale dove serve una presenza decisa con ingombri contenuti. Bath-Living offre così una grammatica progettuale unica, con cui leggere, organizzare e connettere funzioni contigue, preservando continuità visiva e libertà compositiva.
Bath-Living organizza lo spazio attraverso una famiglia di elementi verticali pensati per crescere in altezza e scolpire le pareti con un ritmo misurato. Le colonne, con ante piene o vani a giorno, moltiplicano la capienza reale e definiscono simmetrie o terminali che chiudono le composizioni mantenendo linearità. Le semicolonne sono il ponte tra estetica e tecnica: integrano il passaggio degli impianti e consentono di aggiungere una seconda postazione, di affiancare un bidet in layout compatti o di creare micro-aree operative vicine al punto d’acqua. Insieme, questi elementi costruiscono percorsi chiari e una lettura ordinata della facciata, dentro e oltre la stanza dedicata alla cura personale.
Il sistema consente l’installazione di lavabo e bidet — e, in alcune configurazioni, del WC — anche in posizioni sfavorevoli, grazie a strutture che celano tubazioni e scarichi, con opzioni di scarico a pavimento o a parete e miscelatori a terra o a muro. Le semicolonne hanno un’altezza di riferimento di 128 cm, con profondità da 15 a 36 cm e larghezze tra 30 e 105 cm; sono perfetti elementi di raccordo e composizione: disegnano varchi e passaggi, organizzano le zone di giunzione e abilitano miscelatore a incasso, scarico a parete e sanitari sospesi.
Le colonne sono proposte in 206 o 254 cm di altezza, con le stesse profondità 15–36 cm e larghezze 30–105 cm, in assetti chiusi o misti (vano a giorno/frontale fisso), per coniugare capacità e ritmo visivo.
Il Totem Apollo è un elemento free standing che concentra il lavabo Apollo in un volume compatto e scultoreo (Ø 45 × H 89 cm, anta destra o sinistra); quando previsto, può adottare distanziali opzionali (L 18 cm, P 5 o 12 cm) per arretrare gli allacci e calibrare la profondità del blocco. Per il WC con scarico a pavimento l’inserimento è subordinato alla verifica impiantistica.
La profondità diventa un codice progettuale: alternando elementi chiusi e vani a giorno, sequenze simmetriche o terminali, il fronte assume un ritmo che guida lo sguardo e organizza le funzioni. Le semicolonne, per massa e funzione, agiscono come cerniere tecniche: separano senza interrompere, orientano i percorsi verso zone di passaggio o aree trucco e consentono di allineare con precisione rubinetterie e scarichi. Le colonne, in coppia o in serie, trasformano pareti e corridoi in superfici ordinate, rendendo leggibili gli accessi e favorendo una disposizione chiara degli oggetti d’uso.
Le armadiature a tutta altezza, realizzate nelle finiture Edoné, prolungano la sequenza dei contenitori e offrono capienza dedicata (tessili, set benessere, scorte), mantenendo unità materica tra aree contigue. Così la parete si legge come un unico fronte continuo in cui moduli chiusi e aperture a giorno definiscono nicchie operative, piani d’appoggio e zone filtro 13 senza interrompere la coerenza del progetto.
Il progetto valorizza la natura sartoriale di Edoné: ogni composizione è personalizzabile scegliendo tra un’ampia gamma di materiali, finiture, texture e colori. Colonne, semicolonne, totem, boiserie e pareti attrezzate dialogano tra loro per definire un’identità chiara, coerente con il contesto. La possibilità di uniformare superfici e toni — oppure di creare contrasti misurati — consente di enfatizzare i passaggi tra funzioni e di orchestrare l’insieme con precisione. L’attenzione al dettaglio si traduce in allineamenti, giunzioni e accessori che semplificano l’uso quotidiano e rafforzano la percezione di qualità.
Bath-Living non è semplicemente un insieme di moduli, ma un metodo per costruire interni connessi in cui la stanza dedicata alla cura personale diventa perno di un racconto domestico unico. La medesima grammatica materica e volumetrica accompagna l’utente dalla zona funzionale verso gli ambienti contigui, con una continuità percettiva che rende lo spazio più fluido, ordinato e significativo. Per architetti e interior designer è uno strumento concreto: amplia le possibilità, rende prevedibili gli esiti estetici e garantisce coerenza senza rinunciare alla libertà del progetto.
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